IL LATO NASCOSTO DELLA MONTAGNA...

Il motivo per cui ho deciso di creare questo piccolo spazio è per cercare di dar voce a quello che un po' percepisco come il "lato nascosto della montagna". Quanti di noi si sono spesso ritrovati letteralmente storditi dal potere esercitato con sempre maggiore intensità dalle notizie gridate: chi è salito in cima a cosa, quanti sono finiti sotto l'ennesima valanga, pettegolezzi, classifiche su chi è l'alpinista più bello/bella... Esercizi di vanità e, spesso, semplice manipolazione. Quello che mi piacerebbe fare - e ancora francamente non so se ne sarò in grado - è piuttosto di dar voce ai silenzi, le immagini, le esperienze di chi come me in montagna cerca altro, rispetto a tutto questo. Per certi aspetti un blog di servizio. O piuttosto, se vorrete, un piccolo spaccato della mia realtà. Proprio per questo ho evidenziato alcuni siti/blog che a parere mio possono essere interessanti da seguire e anche qualche semplice spunto per aiutare chi, purtroppo, non è fortunato come noi.

giovedì 21 maggio 2015

REPORT DI MARIA


BHAKTAPUR, Valle di Kathmandú (Nepal)

Una delle zone più duramente colpite, vicino Kathmandu.
Abbiamo lavorato lì per un giorno.
Ci è stato detto che molte case erano crollate. Case di contadini, costruite in modo umile, che non hanno resistito al movimento della terra. In molti erano al loro interno il giorno del terremoto, perchè era sabato mattina, giorno di festa.
Piantiamo un paio di tavoli e di sedie forniti da alcuni dei contadini, vi collochiamo una parte dei medicinali (quelli che non ci stavano rimanevano nelle scatole) e già bene in fila ci sono coloro che sperano di essere assistiti. 
File e file interminabili di anziani, donne, bambini...
Tiriamo avanti fino a sera, senza mangiare nè andare in bagno.
Questo sì: Mingma - che si era incaricato della nostra sicurezza e dell'idratazione - di tanto in tanto quando riusciva a liberarsi (dato che molti pazienti sono sapevano l'inglese ed era lui a spiegare loro la dose di antibiotico, le cure o quando togliere i bendaggi...) fuggiva con la macchina nel posto più vicino per procurarci dell'acqua.
Ci sono stati momenti in cui il tempo volava, guardavamo l'orologio ed era già metà mattina o metà pomeriggio, senza che ce ne fossimo accorti... talmente eravamo immersi nell'assistere e ancora assistere così tante persone, nel poterle aiutare (le code erano di centinaia al giorno)...
E immancabilmente, nei momenti peggiori in cui può trovarsi l'essere umano, c'è Jorge che ha sempre un tocco di umorismo "...questa si che è assistenza sanitaria: un paziente dopo l'altro! ..."
Dicono che chi non sa vedere il lato positivo nelle situazioni negative... non ha trovato il senso della vita.

Saluti a tutti!
Maria

QUALCHE SCATTO DAL NEPAL


Jorge ha lavorato ininterrottamente un giorno dopo l'altro
Distruzione totale di intere strade

Ovunque io guardi c'è una crollata, totalmente o parzialmente danneggiata


In mezzo al nulla, sotto un telo di plastica per proteggerci dal sole infernale e dalle mosche, tra macerie e canne di bambù... è lì che abbiamo dovuto disinfettare ferite, prenderci cura, rilevando la pressione sanguigna o assistendo le donne incinte... Grazie ai due studenti degli ultimi anni di medicina che si sono uniti a noi per un paio di giorni facendo un lavoro favoloso di traduzione, curando e rallegrando i pazienti


Qui c'era una donna con alcune vesciche causate da un'infezione... Jorge dubitava di doverle amputare il piede...
che calore sotto quella tela, sembrava di essere in un forno a microonde, il caldo era infernale!
La bellezza dei Nepalesi...hanno sempre un sorriso che ti riempie l'anima




mercoledì 20 maggio 2015

AGGIORNAMENTO NEPAL

Buongiorno a tutti.

A pochi giorni dal rientro in Spagna, SOS Himalaya è di nuovo in partenza.

Maria Climent, responsabile della Fondazione, tornerà in Nepal proprio questa settimana.
Con lei ci sarà un gruppo di costruttori spagnoli esperti nella realizzazione di case antisismiche.
L'obiettivo è quello di realizzare delle abitazioni in bamboo (materiale eccezionalmente flessibile e robusto, usato sin dall'antichità in Paesi ad alta telluricità come Cina e Giappone), in modo tale da offrire immediato riparo alla popolazione, garantendo inoltre protezione in caso di nuove scosse.

Un progetto d'emergenza per una corsa contro il tempo: saranno giorni di lavoro senza sosta, ma in questo modo potremo mettere in sicurezza molte persone prima dell'arrivo dei Monsoni.
Qualora non si intervenisse subito potremo infatti trovarci di fronte ad una nuova emergenza umanitaria, sia per il rischio di aumento delle malattie (legate alla carenza di igiene, acqua non potabile, ecc) sia per le possibili frane conseguenti alle forti piogge.

Ogni casa costerà circa 200 Euro.
Tempo permettendo, auspichiamo di riuscire a costruire 300 case.

Questo progetto sarà possibile grazie al vostro contributo.

Leila

mercoledì 13 maggio 2015

DONAZIONI

Buongiorno a tutti,

purtroppo alcuni di voi stanno incontrando delle difficoltà nell'effettuare i versamenti a causa dei dettagli richiesti da qualche istituto bancario.

Di seguito riporto tutte le specifiche relative al conto della Fondazione.

Nome della banca:
CAIXA BANK

Indirizzo della banca:
CARRETERA ESTELLA, 19. ALLO 31262 NAVARRA, SPAIN
Nome e indirizzo della Fondazione:
SOS HIMALAYA FUNDACION IÑAKI OCHOA DE OLZA
REGISTER NUMBER: G-71019640
Monasterio de Urdax, 15, 9ºA
31011 PAMPLONA, NAVARRA, SPAIN

AGGIORNAMENTO


Cari Amici,
 
a quasi tre settimane dalla prima forte scossa di terremoto, seguita dalla replica di ieri mattina, la situazione in Nepal è quantomai drammatica.

La viabilità è fortemente compromessa: molte strade sono divelte, i sentieri franati e interi villaggi si trovano ora nel totale isolamento.

Oltre ai crolli registrati a Kathmandu e nelle località più note, sono molte le zone in cui gran parte della popolazione è rimasta senza riparo, fondamentale soprattutto ora che siamo alle porte del monsone.

La principale esigenza in questo momento si riferisce al reperimento di farmaci e materiale chirurgico, tavolette per purificare l'acqua, tende, coperte, vestiti, torce con batterie.
Il dramma è che, nonostante la gravità della situazione, il governo nepalese sta rendendo problematici gli sdoganamenti, col risultato che gli aiuti rimangono inutilizzati e i beni deperibili "deperiscono"...

Per questa ragione allo stato attuale non è consigliabile inviare materiale.
Anche noi eravamo pronti ad organizzare una raccolta parallela a quella delle donazioni, ma per evitare pericolosi sprechi abbiamo deciso così di rimanere in stand-by, fintanto che a livello politico non verrà trovata una soluzione.

Nel frattempo Jorge e Maria hanno fatto rientro in Spagna.
Appena possibile riferiranno su quali obiettivi lavorare nell'immediato e come verrà investito il ricavato delle donazioni.
 
Approfitto per segnalare la bella iniziativa degli amici di Ceva, che con tanto calore ci stanno sostenendo (vedi locandina) e che si terrà il 22 maggio alle 21:00 c/o il Cinema Borsi.

Grazie a tutti voi per il sostegno.



MONTAGNA IN CITTA'


Cari amici,

il 15-16-17 si terrà a Udine "Montagna in Città", un importante evento per tutti coloro che amano e vivono la natura.

Mi troverete lì, insieme ad amici e colleghi. 

Il nostro stand, animato da guide naturalistiche regionali abilitate, vedrà anche la partecipazione dell’Ente Parco Prealpi Giulie, che nell’occasione presenterà il ciclo di escursioni guidate estive e dell’Istituto “F. Solari” di Tolmezzo con una nuova proposta formativa dedicata alla montagna friulana. Entrambi gli enti pubblici avranno un banner e del materiale informativo (pieghevoli, cartoline, locandine).
Inoltre, in collaborazione con il Parco, verrà presentato il ciclo di 6 escursioni: “Biowatching: la Natura come non l’hai mai vista!”, nonché la prosecuzione della manifestazione: “1915-2015, percorsi e tracce” dedicata ai luoghi poco noti della Grande Guerra.
Per rendere vivo lo stand, non relegandolo ad un semplice contenitore di materiale pubblicitario, abbiamo pensato di aprirlo a dei piccoli incontri/evento collaterali al programma ufficiale della manifestazione:

-       *   sabato dalle 10,30 alle 12 Tiziano Fiorenza, guida naturalistica ed esperto faunista, sarà presente per parlare di: LE NOSTRE VIPERE, PERICOLI, ACCORTEZZE, MITI DA SFATARE

-         * sabato sera, dalle 18 circa, Fabio Paolini, guida naturalistica e gestore della rinata “Stazione di Chiusaforte”, sarà presente per narrare: IL BATTAGLIONE FANTASMA ED ALTRI SPIRITI DELLA VAL RACCOLANA

-         * domenica, dalle 10,30 alle 12 Federico Bruno, appassionato di storia bellica, interverrà su: LUOGHI SCONOSCIUTI DELLA GRANDE GUERRA ATTORNO A CHIUSAFORTE

Altri interventi,  di Kaspar Nikles, di Alberto Candolini e Marco Virgilio ( nostro vicino di stand con il sito-meteo) ci vedranno poi coinvolti direttamente nel programma ufficiale (in allegato). 
 
Lo stand verrà curato dall’artista tarcentina Isabelle Turrini, valorizzando la semplicità e l'eco-sostenibiltà e si incentrerà sull’uomo e la parola. Per una montagna che deve farsi conoscere, discosta ma ricca di contenuti e proposte genuine. 

Vi sarà infine un piccolo spazio per le offerte pro Nepal, dove potremo scambiare due parole e - se vorrete - fare la vostra donazione a sostegno di SOS HIMALAYA, la fondazione spagnola per la quale opero come volontaria.
 
Vi aspettiamo a braccia aperte!

domenica 10 maggio 2015

NON TI FARO' ASPETTARE



E' questo il titolo del primo libro di Nives, edito da Rizzoli e uscito proprio in questi giorni nelle librerie d'Italia.

La presentazione è stata fatta venerdì mattina, a Palazzo Roccabruna, nella splendida cornice del TRENTO FILM FESTIVAL. Accogliente la città, affettuosi lo staff e il pubblico.

Ad introdurla una delicatissima Fausta Slanzi, che con gesto sapiente ha saputo prendere il pubblico per mano, accompagnandolo in un crescendo di emozioni, tra le pagine di un libro e di una vita.

L'inizio perfetto per condividere insieme a voi un altro pezzettino di strada.

Buona lettura,
Leila


martedì 5 maggio 2015

STATO DEI LAVORI

Cari Amici,

finalmente on-line le prime foto che Jorge e Maria hanno postato sui soccorsi di questi giorni.

Ecco la loro relazione:

Jorge Egocheaga (arch.SOS HIMALAYA)
Bueno amigos, despues de muchos dias sin parar, de no tener apenas conexion con el extranjero, y de estar literalmente 13 horas diarias sin parar trabajando, hemos encontrado un huequin para contaros a todos aquellos que vemos, estais preocupados por saber.

Desgraciadamente el terremoto nos pilló dentro del aeropuerto antes de salir para las aldeas remotas de la zona del Makalu donde teniamos pensado hacer un campamento medico.  Al final, aeropuerto cerrado. Vuelos nacionales e internacionales cancelados.
Atrapados en Katmandú, sin poder salir, cargados con 60 kilos de medicinas y material quirúrgico donado (que se dice pronto, y que hemos tenido que pelear como bestias-no es mentira-para que nos lo dejaran sacar del CARGO aéreo bajo "sobre" de unos cuantos miles de Rupias Nepalís-valga la ironía) decidimos actuar y no quedarnos parados (madre mia, con la de desgracia continua ante nuestros ojos)
 

Jorge Egocheaga (arch.SOS HIMALAYA)
Nos levantamos x la mañana muy pronto, colocamos las medicinas en el coche y nos marchamos a zonas desprotegidas de las afueras de Katmandu, donde mucha gente no ha podido ser atendida, o bien ya atendida, tienen unas infecciones tremendas por la falta de higiene y medicinas. 


Estamos asistiendo a cientos de personas hasta que se hace de noche y no hay luz por lo que tenemos que recogerlo todo, meterlo en los coches y volver a casa (que es la pequeña, humilde y confortable choza de nuestro hermano y encargado de SOS Himalaya en Nepal, Mingma Dorgee Sherpa, ya que debido a las constantes replicas (104 los tres primeros dias y que aún a día de hoy siguen) se configuraba como el sitio mas seguro y protegido en el que quedarnos). Caemos rendidos hasta el dia siguiente y vuelta a empezar.
 

Aqui se necesita mucha, mucha ayuda.
Estamos asistiendo anonadados a todo esto.
 

Es increible la miseria humana. 
No tiene límites.
 

Miles de personas han perdido sus familias, sus casas. Duermen en las calles rodeados de basura y miseria. Las carreteras estan destruidas y no llegan alimentos básicos y agua a lugares remotos, cercanos o al propio Katmandú. 


Jorge Egocheaga (arch.SOS HIMALAYA)
No nos gustan muchas cosas que vemos, pero se necesita mucha ayuda y aquí vamos a seguir.
 

 Muchas gracias a aquellos que han colaborado. Lo que hagais vosotros, nosotros somos los que lo llevamos aquí.
 

Nosotros intentaremos no defraudaros y ser vuestras manos aqui.


Maria Climent, Mingma Dorgee Sherpa e Jorge Egocheaga a Kathmandu (arch.SOS HIMALAYA)
  
REPORT (di Jorge Egocheaga)

Bene amici, dopo tanti giorni senza fermarci, quasi senza collegamenti con l'estero e stando letteralmente 13 ore al giorno senza mai smettere di lavorare, abbiamo finalmente trovato un po' di tempo per scrivere, informando tutti coloro che capiamo essere preoccupati e che ci chiedono di sapere.

Al momento del terremoto ci trovavamo in aeroporto, in procinto di partire per i remoti villaggi nella zona del Makalu, dove era nostra intenzione installare un piccolo dispensario medico.

Alla fine l'aeroporto è stato chiuso, cancellati i voli nazionali ed internazionali.

Siamo rimasti bloccati a Katmandu, senza poterne uscire e con 60 kg di materiale medico-chirurgico donato (e si fa presto a dire.... abbiamo dovuto litigare come delle bestie per farlo tirar fuori dal cargo, in cambio di una busta con alcune migliaia di rupie nepalesi - si noti l'ironia) decidiamo di agire. Madre mia, con la disgrazia continua davanti ai nostri occhi.

La mattina ci alziamo presto, mettiamo i medicinali in auto e partiamo per le zone non protette della città e nei dintorni di Katmandu. Li c'è tanta gente che non ha potuto ricevere aiuto o, se assistita, ha infezioni terribili per la mancanza di igiene e medicinali.

Aiutiamo centinaia di persone fino a quando non c'è più luce. A quel punto dobbiamo riprendere tutto, rimetterlo in auto e tornare a casa (che non è altro che la piccola, umile e comoda capannuccia di mio "fratello"
Mingma Dorgee Sherpa, incaricato di SOS HIMALAYA in Nepal) e che, a causa delle costanti repliche - 104 nei primi giorni, che ancora adesso continuano - si configurava come il posto più protetto e sicuro dove rimanere.
Distrutti, fino al giorno dopo in cui si ricomincia.

Qui c'è veramente bisogno di molto, molto aiuto e noi siamo testimoni di tutto questo con grande stupore.
E' incredibile la miseria umana. Non ci sono limiti.
Migliaia di persone hanno perso le loro famiglie, le loro case. Dormono per strada, circondati di immondizia e povertà. Anche queste sono distrutte e quindi non arrivano gli alimenti base, nemmeno l'acqua nei posti lontani e in alcune zone nemmeno a Katmandu.

Vediamo molte cose che non ci piacciono, però c'è bisogno di aiuto e qui rimarremo.

Grazie mille a quanti hanno collaborato.
Qualunque cosa facciate voi, noi cerchiamo di farlo qui, cercheremo di non deludervi e di essere le vostre mani, qui.


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Da parte mia, GRAZIE a tutti voi per il sostegno e la fiducia che ci state regalando.
Leila